Le nuove regole sulla privacy di Facebook: un’inversione di tendenza?

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“Ci siamo resi conto di aver apportato molti cambiamenti, così ci siamo presi un po’ di tempo per ascoltare con attenzione i vostri commenti, e capire come rispondere al meglio alle vostre preoccupazioni“- dichiara Mark Zuckerberg sul blog istituzionale di Facebook.
Così, dopo l’annuncio della scorsa settimana dell’intenzione di semplificare la gestione della privacy su Facebook, ora nella home degli utenti è comparso il seguente messaggio:


E’ subito evidente un’inversione di rotta rispetto alle modifiche precedenti: le impostazioni sulla privacy degli utenti non sono cambiate. Un aspetto meno scontato di quel che potrebbe sembrare, infatti con le modifiche apportate a fine 2009 le impostazioni erano state modificate di default, rendendo la maggior parte dei contenuti visibili a tutti. Spettava poi agli utenti andare a modificare, una ad una, le diverse impostazioni.

Altra importante novità è che ora viene spiegata la ratio di ogni singola scelta di Facebook in merito alle impostazioni della privacy: è evidente l’intenzione di creare fiducia attorno al social network, dimostrando di voler instaurare un rapporto chiaro e corretto con gli utenti. Certamente una buona mossa per rispondere al clima negativo venutosi a creare in seguito alle precedenti modifiche alla privacy, che sembravano dirette unicamente allo sfruttamento degli utenti a fini commerciali. Un cambiamento necessario che sortirà buoni effetti solo se sarà seguito da successive scelte strategicamente coerenti con la linea appena intrapresa.

Ulteriore passo avanti: finalmente una pagina semplice ed esaustiva, dalla quale è possibile controllare tutte le impostazioni sulla privacy e che contiene anche uno schema di riepilogo delle attuali impostazioni.

Nella pagina viene ribadito che Facebook si basa sul concetto di condivisione e che le informazioni possono essere messe in comune con amici, con amici di amici o con tutti. Ci sono delle impostazioni predefinite che ciascuno può però personalizzare all’interno delle diverse sezioni:

1. Condivisione su Facebook – in questa sezione è possibile controllare chi può vedere tutti i contenuti pubblicati quotidianamente (aggiornamenti di stato, foto e video…) ed altre informazioni personali (quali data di nascita e informazioni di contatto), oltre ai contenuti provenienti da altri utenti relativi al nostro profilo (commenti ai nostri post e alle nostre foto e video in cui siamo stati taggati). E’ possibile scegliere un’impostazione unica per tutte queste voci oppure personalizzare le impostazioni per ogni tipo di contenuto. Naturalmente consigliamo di scegliere la seconda opzione, in quanto le informazioni contenute in questa sezione sono tante e possono avere una diversa incidenza sulla privacy. Inoltre, resta la possibilità di personalizzare la privacy per ciascun contenuto al momento della sua pubblicazione e indipendentemente dalle nostre impostazioni generali, semplicemente cliccando sull’icona a forma di lucchetto.

2.  Informazioni di base – in questa sezione sono raccolte le informazioni visibili a tutti, in quanto necessarie per permettere ad altri di trovarci perché ci conoscono già (nome e immagine del profilo, sesso, reti) o perché hanno qualcosa in comune con noi (città natale, interessi… ). E’ possibile, volendo, restringere l’ambito delle persone che possono trovarci su Facebook o che possono inviarci messaggi o richieste di amicizia. E’ tornata la possibilità di nascondere con facilità la lista dei propri amici e le pagine a cui si è iscritti: scelta che era stata eliminata con le modifiche di fine 2009 e ripristinata successivamente, ma attraverso modalità poco intuitive.

3.    Applicazioni e siti web – in questa sezione è possibile controllare quali informazioni vengono condivise con i siti web e le applicazioni, compresi i motori di ricerca. Viene spiegato che le applicazioni e i siti web che usiamo noi o i nostri amici possono già accedere a nome, immagine del profilo, sesso, reti, lista dei nostri amici, ID utente e qualsiasi altra informazione per la quale abbiamo impostato la privacy su “Tutti”.  Non possono invece accedere agli altri dati,  per i quali sono obbligati a richiedere la nostra autorizzazione in merito a ogni singola informazione che sia strettamente necessaria al loro funzionamento. E’ possibile verificare le applicazioni che abbiamo installato e rimuovere quelle che non desideriamo o che ci inviano spam. E’ inoltre possibile disattivare del tutto la piattaforma: in questo caso non potremo più utilizzare le applicazioni o i siti web della piattaforma e le nostre informazioni non verranno più condivise da Facebook con loro.
Viene anche approfondito il discorso della personalizzazione istantanea: Facebook ha infatti stretto un accordo con alcuni siti web per consentire agli utenti una navigazione personalizzata sugli stessi. Al momento i siti partner sono Docs, Pandora e Yelp: questi possono accedere alle informazioni e ai contenuti per i quali abbiamo impostato la privacy su “Tutti” e sono tenuti a rispettare le nostre impostazioni sulla privacy. E’ possibile disattivare la personalizzazione istantanea quando visitiamo uno di questi siti cliccando “No grazie” nella barra di notifica blu che comparirà nella parte superiore della pagina degli stessi. Oppure è possibile impostare la privacy in modo da disattivare la personalizzazione istantanea su tutti i siti partner.

4.    Elementi bloccati – da questa sezione è possibile specificare nome o email di persone con cui non vogliamo interagire su Facebook, possiamo inoltre indicare gli amici di cui vogliamo ignorare inviti ad aggiungere applicazioni, oltre a vedere una lista delle applicazioni a cui abbiamo impedito di accedere alle nostre informazioni e di contattarci.

Queste le novità. Nella sostanza non è cambiato molto, anche se alcune funzionalità che erano state tolte, vengono ora restituite alla gestione del singolo utente.
E’ cambiata sicuramente la forma: come detto sopra, si spiega il perché delle diverse scelte e si semplifica la gestione delle impostazioni. Inoltre si dà spesso all’utente la possibilità di limitare le funzionalità di Facebook qualora ritenga che i loro vantaggi siano inferiori rispetto all’incidenza che le stesse comporterebbero sulla propria privacy.
Sicuramente sono tante le informazioni che rimangono di dominio pubblico, ma stiamo appunto parlando di un social network che per sua natura non è il luogo ideale per custodire segreti.

di Annalisa Collacciani

Leggi i nostri precedenti articoli sull’argomento:

Facebook annuncia una semplificazione delle regole sulla privacy

Facebook e sicurezza: problemi inevitabili?

Social network: privacy e buon senso

Facebook e motori di ricerca: cosa è cambiato in termini di privacy

Il meccanismo “autoriparante” del web

Su www.pubblicaamministrazione.net il nostro articolo: “Facebook e PA: un connubio possibile?”

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