Già cancellato dalla “Manovra di ferragosto”, il sistema di tracciabilità digitale dei rifiuti speciali e pericolosi viene ora ripristinato con un emendamento che prevede anche un’ulteriore proroga al 2012. |
La Commissione Bilancio del Senato ha approvato lo scorso 5 settembre l’emendamento che ripristina il sistema di tracciabilità dei rifiuti speciali e pericolosi. Le circa 400mila imprese interessate al nuovo sistema dovranno provvedere, entro il 9 febbraio 2012, ad adeguarsi alla normativa e a dotarsi di tutti gli strumenti necessari.
Allo stesso tempo, il Ministero dell’Ambiente sarà chiamato a confrontarsi con le rappresentanze di imprese e gestori per affrontare le criticità finora emerse e individuare eventuali rimedi. Inoltre, sempre nell’ottica di miglioramento del sistema, la Commissione provvederà ad analizzare gli strumenti software e hardware che lo compongono.
Nell’emendamento si stabilisce anche che, entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge di conversione della Manovra, un decreto dei Ministeri dell’Ambiente e della Semplificazione definirà il regime di esenzioni parziali o totali dal Sistri solo per i rifiuti non pericolosi.
La Commissione ha previsto inoltre la possibilità di delegare ai consorzi di recupero i propri adempimenti Sistri per gli operatori che producono esclusivamente rifiuti soggetti a ritiro obbligatorio da parte di sistemi di filiera ex lege.
Il Sistri torna quindi in vigore con l’introduzione delle novità sopra enunciate, sempre che non intervengano ulteriori modifiche in sede di conversione in legge della Manovra o con provvedimenti successivi.
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