Anticorruzione: adempimenti rinviati al 31 marzo

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La circolare 1/2013 del Dipartimento della Funzione Pubblica proroga altri obblighi della Legge 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.

La legge 190/2012, entrata in vigore il 28/11/2012, riporta una serie di imposizioni che le Pubbliche Amministrazioni dovrebbero rispettare entro il 31 gennaio di ogni anno. I tempi ristretti di applicazione della norma hanno però portato ad un ripensamento “in fase di prima applicazione”.

Per questo motivo, la legge 228/2012 (con l’art. 1, c. 418) aveva già posticipato al prossimo 31 marzo 2013 gli adempimenti riportati all’art. 1 c. 32 della Legge 190/2012, che impongono la pubblicazione sui siti web istituzionali di informazioni sui bandi dell’anno precedente (la  struttura proponente; l’oggetto del bando; l’elenco degli operatori invitati a presentare offerte; l’aggiudicatario; l’importo di aggiudicazione;  i tempi di completamento dell’opera, servizio  o  fornitura;  l’importo delle somme liquidate).

La circolare 1/2013 posticipa ora al 31 marzo anche l’adozione del piano triennale di prevenzione della corruzione, che deve essere trasmesso al Dipartimento della Funzione Pubblica.

Il rinvio degli adempimenti esprime la volontà del legislatore di dare un tempo adeguato alle Pubbliche Amministrazioni per mettersi in regola, probabilmente tenendo conto anche delle elezioni che impegneranno gli Enti locali nel prossimo mese.

Questo non vuol dire che si è abbassata la guardia nella lotta alla corruzione, anzi: oltre a descrivere più in dettaglio compiti e oneri del responsabile della prevenzione della corruzione, la circolare entra nel merito del rapporto tra la legge 190/2012 e lo schema preliminare di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 22 gennaio che alla sua entrata in vigore fornirà nuove importanti indicazioni nell’ambito della trasparenza delle PA. Le due norme costruiranno un raccordo fra il piano di prevenzione della corruzione e il programma triennale della trasparenza (il secondo sarà infatti una sezione del primo); inoltre, si prevede che le figure di responsabile della trasparenza e di responsabile della prevenzione della corruzione potranno essere accorpate in un unico soggetto.

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