Trasparenza: XML 190/2012, si avvicina la scadenza del 31 gennaio

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Ricordiamo la scadenza del 31 gennaio per la comunicazione all’ANAC dell’avvenuta pubblicazione del file di cui all’art. 1 c 32 L. 190/2012.

E’ importante sottolineare che se gli enti non comunicheranno correttamente all’ANAC il link al proprio file entro il prossimo 31 gennaio – con l’elenco delle procedure di scelta del contraente – non potranno più farlo. Potranno infatti sempre pubblicarlo sul proprio portale “Amministrazione Trasparente”, ma ANAC non potrà tenerne conto nelle proprie rilevazioni e gli enti risulteranno inadempienti.

Ad oggi (28/01/2020) sul portale di ANAC sono registrate 9.517 comunicazioni, un numero ben lontano dalle 18.899 dello scorso anno. Negli ultimi giorni di solito si concentrano gli invii. Per verificare le modalità di composizione del file xml 190/2012 e di comunicazione all’ANAC è possibile consultare la pagina ufficiale dell’Autorità.

Se il numero degli enti che adempiono all’obbligo si è assestato nel passare degli anni, è incoraggiante rilevare che è migliorata la percentuale di successo, cioè la percentuale dei file sintatticamente corretti comunicati ad ANAC, come si può vedere dal seguente prospetto:

ANNO % successo
2015 49%
2016 69%
2017 76%
2018 76%
2019 81%

Dopo la scadenza del 31 gennaio non sarà più possibile comunicare la posizione del file XML sul proprio portale, ma diventerà fondamentale monitorare il portale di ANAC per verificare la correttezza del file caricato. Ecco come:

  1. E’ necessario che la PA verifichi la propria situazione, andando sul sito http://dati.anticorruzione.it/#/l190 e ricerchi nella banca dati l’esito della comunicazione effettuata, inserendo nel campo di ricerca il proprio codice fiscale, la denominazione dell’ente o l’identificativo della PEC di invio.
  2. Nel caso in cui l’esito del controllo sia positivo (“SUCCESSO”), l’ente ha la certezza che la comunicazione sia andata a buon fine e non occorre fare nient’altro.
  3. Nel caso in cui l’esito del controllo sia negativo (“FALLITO”), l’ente ha ancora un po’ di tempo per riuscire a sanare la propria situazione. Infatti, in questo caso può intervenire per “correggere” eventuali errori di sintassi contenuti nel file XML pubblicato: sono disponibili in rete alcuni siti che consentono la verifica preventiva del file XML e dell’url di pubblicazione, come quello indicato a questo link. L’importante è che, una volta riusciti a correggere gli errori del file, questo vada a sostituire il file pubblicato online, consentendo ad ANAC una nuova verifica allo stesso link di pubblicazione.

Negli anni precedenti ANAC ha effettuato almeno 3 sessioni di verifica dei file pubblicati, in un intervallo di tempo di almeno 20 giorni. C’è quindi il tempo per sistemare eventuali errori, è importante però intervenire con prontezza.

Per approfondire il tema della pubblicazione XML ai sensi della legge 190/2012, guarda il nostro video:

Leggi anche i nostri precedenti articoli sull’argomento:

Trasparenza e adempimenti L. 190/2012: ANAC comunica nuove modalità operative

Su LeggiOggi il nostro articolo: Trasparenza PA – comunicazione XML 190/2012, qualche consiglio operativo

Trasparenza: XML 190/2012, da febbraio riprendono i controlli ANAC

Open data ANAC, pubblicati gli esiti degli invii xml L. 190/2012 (analisi degli esiti dei controlli XML svolti da ANAC nel 2015, dove vengono evidenziate le cause di successo o insuccesso).

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