RTD, indagine sui fabbisogni formativi

7 Aprile 2020

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Le nostre soluzioni, Trasformazione digitale

AgID (Agenzia per l’Italia Digitale), in collaborazione con CRUI (Conferenza Rettori delle Università Italiane), ha realizzato un’indagine per rilevare quali sono i temi su cui i Responsabili per la Transizione al Digitale delle PA centrali e locali avvertono maggiore necessità di formazione.

RTD: valenza strategica e riferimenti normativi

L’art. 17 del CAD impone l’individuazione di un unico ufficio dirigenziale a cui affidare il governo della “transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità”, nominando di conseguenza un Responsabile per la Transizione al Digitale (RTD).

La valenza strategica attribuita a tale figura deriva innanzitutto dalla crescente necessità di inquadrare, all’interno della capacità organizzativa di tutti gli enti, la riprogettazione dei servizi pubblici in un’ottica digitale coerentemente con le indicazioni del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione.

Rilevazione sui fabbisogni formativi del RTD e del suo ufficio

AgID – in collaborazione coon CRUI nell’ambito del protocollo d’intesa siglato lo scorso settembre – ha realizzato un’indagine per rilevare quali sono i temi su cui i Responsabili per la Transizione al Digitale delle PA centrali e locali avvertono maggiore necessità di formazione. La rilevazione costituirà una base di partenza per progettare iniziative formative ad hoc.

L’indagine è stata attualmente realizzata su un campione rappresentativo di 60 amministrazioni, composto da PA centrali e locali, enti e agenzie. Successivamente sarà estesa ad ulteriori tipologie di amministrazioni, al fine di individuare in modo mirato e specifico la percezione dei fabbisogni formativi degli RTD dei diversi contesti di PA.

I temi per i quali è emersa una maggiore necessità di approfondimento sono:

Indirizzo, pianificazione, coordinamento e monitoraggio della sicurezza informatica relativamente ai dati, ai sistemi e alle infrastrutture (68% dei partecipanti);
Cooperazione alla revisione della riorganizzazione dell’amministrazione (50%);
Pianificazione e coordinamento del processo di diffusione, all’interno dell’amministrazione, dei sistemi di identità e domicilio digitale, posta elettronica, protocollo informatico, firma digitale o firma elettronica qualificata e mandato informatico, e delle norme in materia di accessibilità e fruibilità nonché interoperabilità (48%);
Progettazione e coordinamento delle iniziative rilevanti ai fini di una più efficace erogazione di servizi in rete a cittadini e imprese (45%).

Quanto alle iniziative formative effettivamente messe in campo, il 55% delle PA intervistate ha dichiarato di aver effettuato attività di formazione sui temi del questionario. Il 58% ha affidato le iniziative formative all’esterno (enti o consulenti specializzati), il 39% ha scelto di svolgere l’attività formativa internamente, il 3% ha progettato formazione attraverso scambi con un’altra PA. Infine, per ciò che riguarda le modalità di formazione ritenute più efficaci/preferite, il “training on the job” è considerato molto rilevante per il 53% dei partecipanti.

L’indagine evidenzia inoltre che il compito sentito come più urgente in termini di interventi formativi è quello di favorire lo sviluppo e la diffusione delle competenze digitali all’interno dell’Amministrazione, indicato come molto rilevante dal 72% dei partecipanti.

SI.net a supporto del RTD

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