Il report “La spesa ICT nella PA italiana 2020” giunge alla sua terza edizione ed evidenzia una crescita della spesa che raggiunge quota 6,2 miliardi di euro (+ 4,3% rispetto all’anno precedente).
La rilevazione condotta da AgID raccoglie e analizza dati e informazioni su un insieme di Amministrazioni pubbliche che complessivamente muovono buona parte della spesa destinata all’Information and Communication Technologies (ICT) nella PA.
E’ stato coinvolto in particolare un panel di 73 Enti: 24 amministrazioni centrali (Ministeri e Presidenza del Consiglio dei Ministri, Agenzie fiscali, Corte dei Conti, Istituto Nazionale di Statistica, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Inps, Inail, Aci), 21 amministrazioni regionali e Province autonome, 14 Città Metropolitane con i rispettivi Comuni capoluogo.
Nel 2019 la spesa ICT per il complesso della Pubblica Amministrazione ammontava a 5.960 milioni di euro, segnando una ripresa generalizzata di tutti i comparti grazie ad una crescita del 6,6% rispetto al triennio precedente 2016-2018. Nel 2020 la spesa ICT stimata raggiunge quota 6.216 milioni di euro con una crescita del 4,3% rispetto all’anno precedente.
L’andamento della spesa per il panel di amministrazioni di riferimento presenta una crescita del 7% annuo tra il 2017 e il 2020, passando da un totale di circa 2,2 miliardi di euro a quasi 2,7 miliardi di euro anche se, come illustrato nel report, il trend non si mostra uniforme tra i comparti delle amministrazioni centrali e locali.
Tutti i comparti evidenziano una netta prevalenza della spesa operativa rispetto a quella in conto capitale, concentrata soprattutto sulla quota destinata alla manutenzione e ai presidi hardware e software, che si conferma la più consistente per tutto il periodo di riferimento. Il ricorso ai canali di acquisto centralizzati, generalmente crescente, risulta oramai consolidato soprattutto nelle amministrazioni centrali.
La nuova edizione del report dedica ampio spazio ad informazioni qualitative e quantitative relative ad aspetti considerati cardine per la riuscita dei processi di digitalizzazione delle amministrazioni pubbliche: tipologia e modalità di erogazione dei servizi offerti a cittadini e imprese, gestione dei dati e degli open data, livello di utilizzo e di spesa dei servizi in cloud, livello di implementazione e di spesa della cybersecurity.
L’analisi di ben 629 progetti ICT realizzati da amministrazioni centrali e locali mostra come gli investimenti per le Infrastrutture e le Piattaforme rappresentino i principali ambiti in termini di spesa, rispettivamente con il 41% e il 33%. Segue la spesa destinata alla realizzazione di Servizi digitali, pari al 19%.
Ulteriore aspetto innovativo e originale è la costruzione – in via sperimentale – di un indice di digitalizzazione (Digital Innovation Path Index), che ha l’obiettivo di valutare, come sintesi delle risposte fornite nella survey, il grado di Digital Readiness, ovvero di “preparazione” al digitale delle Pubbliche Amministrazioni che hanno partecipato alla rilevazione e, conseguentemente, il loro avanzamento lungo il percorso di innovazione digitale.
Ne risulta che, pur permanendo criticità nell’ambito della cybersecurity e nell’adozione del cloud computing, l’innovazione digitale appare essere un cammino intrapreso da tutte le amministrazioni, interessando soprattutto la trasformazione dei servizi offerti all’utenza privata e aziendale.
Leggi il report “La spesa ICT nella PA italiana 2020”
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