Nei giorni scorsi AgID ha inviato ai Comuni una circolare invitandoli a procedere con l’implementazione al nodo italiano eIDAS (Electronic Identification and Trust Services Regulation) conosciuto come Regolamento (UE) eIDAS N. 910/2014.
È un regolamento che si applica a tutti gli Stati membri dell’Unione Europea e che offre un quadro giuridico uniforme e standardizzato per l’accettazione di firme e identità elettroniche.
Nello specifico, le amministrazioni devono compilare il questionario allegato alla comunicazione, indicando, in riferimento agli accessi SPID – CIE – CNS – eIDAS:
- le implementazioni effettuate o da effettuare;
- i tempi di realizzazione;
- la modalità con cui si intende procedere. Più precisamente, bisogna specificare se l’implementazione è stata o verrà realizzata autonomamente, ad esempio da un dipendente, tramite aggregatore o tramite un fornitore.
Se non si intende procedere con l’implementazione, bisogna fornire opportuna giustificazione.
Il questionario va inviato alla PEC 18bis_eidas@pec.agid.gov.it entro il 30 luglio prossimo.
Si ricorda che l’implementazione di eIDAS è oggetto di una procedura di infrazione (N. 2018/2374) avviata dalla Commissione Europea verso l’Italia per presunta violazione degli obblighi imposti, tra gli altri, proprio dal Regolamento eIDAS. Da qui discende la comunicazione in oggetto, essendo AgID l’organo deputato a vigilare sulla corretta applicazione ed attuazione delle norme in materia di innovazione tecnologica.
La comunicazione in questione è rilevante perché si sovrappone a quanto richiesto dagli Avvisi della Misura 1.4.4 del PNRR, relativa proprio all’estensione dell’utilizzo delle piattaforme nazionali di identità digitale. L’Allegato 2 indicava solo come raccomandata l’adesione al nodo italiano eIDAS, in contrasto con quanto emerge dalla circolare che, per contro, ne ricorda l’obbligatorietà, alla luce della procedura d’infrazione.
Ciò detto, è chiaro che le Amministrazioni sono tenute a procedere con l’implementazione eIDAS, senza che ciò rilevi ai fini del PNRR. L’implementazione eIDAS non è comunque necessaria per avere i fondi dell’Avviso 1.4.4, però è probabile che sarà oggetto di attenzioni da parte di AgID.
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