Il portale open data di ANAC chiarisce subito le possibili cause di successo e di fallimento per quanto riguarda l’esito di accesso ai dati xml:
– SUCCESSO – L’accesso e la verifica della risorsa pubblicata ha avuto ESITO POSITIVO: la risorsa è stata acquisita ed il suo contenuto rispetta sintatticamente le specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati.
– FALLITO – L’accesso o la verifica della risorsa pubblicata ha avuto ESITO NEGATIVO: una o più risorse non sono risultate disponibili o verificabili per non conformità sintattica alle specifiche tecniche per la pubblicazione dei dati.
Ogni ente può verificare lo stato della propria trasmissione inserendo i propri riferimenti nella casella di ricerca.
Verificando i dati resi disponibili (anche) in formato csv, emerge che oltre 9.100 enti su 17.800 hanno avuto esito negativo. Una percentuale decisamente rilevante. Ad una prima analisi, molto sintetica, si possono fare alcune considerazioni:
1) per molti degli enti per cui si è avuto esito negativo il file xml è comunque accessibile. Si tratta quindi di un problema relativo al contenuto o alla sintassi del file. Da alcune segnalazioni fatte ad ANAC da enti che hanno riscontrato questo problema, sembra che i controlli automatici scartino il file, ma non segnalino l’errore riscontrato.
2) gli enti presenti nell’elenco sono poco meno di 18.000. Considerato che gli enti pubblici in Italia sono circa 30.000, un gap così rilevante è piuttosto sorprendente. Da alcune richieste di chiarimenti inoltrate ad ANAC è emerso che in alcuni casi il file con cui l’ente ha comunicato via PEC il proprio link è risultato corrotto ed è stato pertanto scartato dai sistemi. E’ un problema noto all’Autorità, che non può fare altro che non prendere in carico la comunicazione.
L’ANAC ha inoltre chiarito che “le stazioni appaltanti per le quali l’esito dell’accesso risulta ‘FALLITO’, NON DOVRANNO EFFETTUARE NESSUNA ALTRA COMUNICAZIONE PEC ALL’AUTORITA’, ma dovranno verificare quanto pubblicato ed in particolare che:
– Tutti i file XML pubblicati, sia come indice sia come dataset, siano liberamente accessibili;
– Tutti i file XML pubblicati, sia come indice sia come dataset, rispettino le specifiche tecniche di pubblicazione”.
Chi dovesse rilevare per il proprio ente una situazione non conforme (esito fallito o la mancanza dell’ente nell’elenco pubblicato) può richiedere chiarimenti tramite il contact center dell’ANAC, chiamando l’800896936 o meglio ancora inoltrando una richiesta tramite il form on line.
Il portale open data fornisce comunque altre notizie interessanti, come il registro dei Responsabili per la Prevenzione alla Corruzione (RPC) o il registro per i Responsabili per la Trasparenza (RT): visto che si stanno già verificando le proprie informazioni presenti sul portale, è utile controllare anche l’aggiornamento di questi dati…
Ricordiamo che il prossimo 27 maggio si terrà a Legnano il corso “I siti Web della PA: Trasparenza, pubblicità e informazione”, fruibile successivamente anche in versione e-learning, nel corso del quale si analizzeranno anche i dettagli tecnici che hanno portato a questi risultati.
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