Con la circolare n. 16 del 31 maggio 2010, il Ministero dell’Interno ha dettato nuove regole in merito a requisiti e modalità di stampa dei certificati di espatrio per i minori di anni 15. Il provvedimento è nato dall’esigenza di uniformare i diversi modelli in circolazione del documento, che per i minori di anni 15 sostituisce la carta d’identità. |
In base all’Accordo Europeo sulla circolazione di persone all’interno dei Paesi membri del Consiglio d’Europa (concluso a Parigi il 13 dicembre del 1957), i cittadini appartenenti ai Paesi contraenti possono entrare negli altri Stati aderenti – per un periodo inferiore o uguale a 3 mesi – portando, tra gli altri documenti previsti, il certificato contenente i dati anagrafici rilasciati dall’Amministrazione Comunale del luogo di nascita o residenza, con fotografia vidimata dalla Polizia. Questa certificazione, corrispondente in passato al certificato di nascita del minore, è stata sostituita nelle diverse realtà con modelli differenti, stampati in vari formati. Si è così determinata l’esigenza di standardizzare il certificato e la dicitura dell’autorizzazione all’espatrio rilasciata dalla Questura.
A partire dal 7 giugno 2010 i certificati di espatrio per i minori di anni 15 dovranno quindi uniformarsi ai seguenti requisiti:
– i Comuni dovranno stampare i suddetti certificati di nascita e cittadinanza italiana su carta intestata in formato A4;
– l’autorizzazione all’espatrio sarà posizionata sul retro del certificato di nascita e cittadinanza;
– la fotografia e la relativa autentica saranno apposte dalla Questura, successivamente alla stampa dell’autorizzazione suddetta;
– il documento così validato non avrà durata superiore ai 12 mesi (Reg. CE n. 2252/2004);
– non sarà specificato fino a quale anno di vita è necessario che il minore viaggi accompagnato;
– nel caso del minore tra i 14 e i 15 anni non ancora compiuti, che può viaggiare da solo, il funzionario della Questura procederà a barrare la parte con la dicitura “il minore sarà accompagnato da…”;
– il testo riporta, oltre all’italiano, le lingue tedesco/inglese/francese e sloveno (secondo l’ordine ufficiale delle lingue UE adottato per i testi comunitari).
Scarica qui il pdf della circolare, che è possibile trovare anche sul sito di ANUSCA .
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