Venerdì 18 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato il Regolamento di attuazione ed esecuzione del codice dei contratti pubblici relativi ai lavori, servizi e forniture. La normativa entrerà in vigore tra 6 mesi, successivamente alla firma del Capo dello Stato, al visto della Corte dei Conti e alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. |
Solo le norme relative alle sanzioni per le SOA e per le imprese che dichiarano il falso entreranno in vigore già dopo 15 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, in conformità alle specifiche disposizioni di legge.
Il Regolamento, che avrebbe dovuto entrare in vigore a un anno dal d.lgs 163/2006, termina così il lungo iter che lo ha sottoposto a diversi pareri del Consiglio di Stato della Conferenza unificata e dell’Autorità di vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.
L’ultima versione, che era stata predisposta dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha subito alcune modifiche in adeguamento al parere del Consiglio di Stato e a norme sopraggiunte che hanno apportato alcune modifiche al testo del Codice dei contratti. Dal provvedimento è stato stralciato l’allegato A1 in merito alle opere superspecialistiche, rinviando a un decreto del Presidente del consiglio dei Ministri per la definizione dei relativi requisiti di qualificazione.
La nuova normativa disciplina l’esecuzione e l’attuazione del Codice dei contratti, innovando e sostituendo fonti precedenti relative a contratti pubblici per lavori nei settori ordinari (anche lavori di architettura ed ingegneria, forniture ed altri servizi), nonché nei settori speciali. L’obiettivo è la creazione di un sistema unico di gestione dei contratti pubblici, anche tramite la riorganizzazione e il coordinamento delle procedure operative gestite dalle stazioni appaltanti nella fase di selezione dei contraenti, con specifico riferimento alle differenti tipologie di contratti da affidare. Viene così superata l’applicazione analogica nei settori dei servizi e delle forniture dei criteri attuativi di cui al D.p.r. 554/1999.
Il Regolamento vuole costituire il punto di riferimento univoco per le stazioni appaltanti e per operatori economici del settore dei contratti pubblici, che possono quindi trovare in esso una guida articolata secondo il susseguirsi delle diverse fasi: dalla programmazione al collaudo.
Tra le principali novità: vengono elevati i livelli di progettazione e viene ampliato il ruolo del responsabile del procedimento, che potrà agire come progettista e direttore dei lavori (ma solo per interventi di importo inferiore ai 500.000 euro); l’attività di verifica dei lavori pubblici potrà essere affidata anche a soggetti esterni (entro certi ambiti di spesa); l’Amministrazione, quando non può svolgere l’attività di collaudo direttamente, potrà affidarla, con gara, a soggetti esterni con almeno 5 anni di esperienza.
In tema di contratti pubblici, è disponibile sul sito del Governo “Il mercato degli appalti”, guida pratica che recepisce le più recenti disposizioni normative e i principali orientamenti giurisprudenziali in materia di contratti pubblici. La guida verrà presto aggiornata con le disposizioni del Regolamento del codice dei contratti.
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