Nuovo regolamento per la gestione dell’Indice Nazionale delle Anagrafi

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E’ online il decreto interministeriale che adegua la disciplina dell’Indice Nazionale delle Anagrafi all’ampliamento delle informazioni contenute nell’Indice stesso. I Comuni dovranno cooperare per l’integrazione dei dati.

Il Ministero dell’Interno, d’intesa con il Ministero per la Pubblica Amministrazione e Semplificazione e con il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, ha adottato il nuovo regolamento di gestione dell’Indice nazionale delle anagrafi (INA). Il relativo decreto – n.32 del 19 gennaio 2012 – è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 30 marzo.

Il provvedimento armonizza la gestione dell’INA con le modifiche apportate al suo contenuto dall’articolo 50, comma 5, del decreto legge n.78/2010 convertito dalla legge n.122/2010 (Misure urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e competitività economica), il quale amplia il novero di informazioni anagrafiche essenziali comprese nell’Indice estendendole a cittadinanza, indirizzo anagrafico e famiglia anagrafica.
Il decreto – 9 articoli più un allegato tecnico – oltre a elencare le informazioni contenute nell’INA alla luce della nuova normativa, disciplina le sue modalità di costituzione e aggiornamento e la vigilanza sulla tenuta delle anagrafi e individua i responsabili del trattamento dei dati e le misure di sicurezza per il sistema.
L’allegato tecnico, invece, descrive l’architettura di sicurezza dell’INA.
L’obiettivo dell’ampliamento delle informazioni anagrafiche all’interno dell’INA, spiega la circolare n.8/2012 del Capo Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali del Ministero dell’Interno, è contribuire al processo di razionalizzazione e semplificazione dell’azione amministrativa rendendo disponibili in tempo reale i dati così integrati alle Pubbliche Amministrazioni collegate al Centro Nazionale per i Servizi Demografici del Ministero, che è l’infrastruttura tecnologica nella quale è ubicato l’Indice.
Per integrare l’INA, precisa la circolare, è necessaria la cooperazione dei Comuni che dovranno inviare i nuovi dati all’Indice usando una versione aggiornata del software che già utilizzano, per l’aggiornamento della quale i Servizi anagrafici mettono a disposizione sul proprio sito la relativa documentazione tecnica.
A partire dall’entrata in vigore del decreto interministeriale è abrogata la precedente normativa sulla tenuta dell’Indice.

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