Agenda Digitale Italiana
Vengono recepiti nel nostro ordinamento i princìpi dell’Agenda Digitale Europea. L’Italia si dota in questo modo di uno strumento normativo che costituirà una efficace leva per la crescita occupazionale, di maggiore produttività e competitività, ma anche di risparmio e coesione sociale, spinta strutturale per la realizzazione delle strategie, delle politiche e dei servizi di infrastrutturazione e innovazione tecnologica dell’intero Paese.
Ogni anno, il Governo presenterà al Parlamento una relazione aggiornata sull’attuazione dell’Agenda Digitale Italiana. Vediamo di seguito i diversi aspetti considerati dalla normativa:
1. Identità digitale e servizi innovativi per i cittadini
Documento digitale unificato – Carta di identità elettronica e tessera sanitaria (art. 1)
I cittadini potranno dotarsi gratuitamente di un unico documento elettronico, valido anche come tessera sanitaria, che consentirà di accedere agevolmente a tutti i servizi online della PA.
Anagrafe unificata, censimento annuale della popolazione e Archivio delle strade (artt. 2, 3)
Viene istituita l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), un centro unico di gestione dati che subentrerà all’Indice Nazionale delle Anagrafi (INA) e all’Anagrafe della popolazione italiana residente all’estero (AIRE). Grazie a queste nuove procedure digitali, l’ISTAT inoltre potrà effettuare con cadenza annuale il censimento generale della popolazione e delle abitazioni, realizzando anche l’Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici, utilizzando il conferimento degli indirizzari e degli stradari comunali. Con l’anagrafe unificata, il censimento annuale della popolazione e l’Archivio delle strade si intende quindi accelerare il processo di informatizzazione della PA e la messa a sistema delle informazioni e dei servizi riguardanti i cittadini.
Domicilio digitale del cittadino e obbligo di PEC per le imprese (artt. 4, 5)
La PA avrà l’obbligo di comunicare attraverso la PEC. Dal 1 gennaio 2013, infatti, ogni cittadino potrà scegliere di comunicare con la PA esclusivamente tramite un indirizzo Posta Elettornica Certificata (PEC). Tale indirizzo costituirà il domicilio digitale del cittadino e sarà in seguito inserito nell’Anagrafe nazionale della popolazione residente, in modo che possa essere utilizzabile da tutte le Amministrazioni pubbliche. Anche le imprese individuali che si iscrivono al Registro delle imprese o all’Albo delle imprese artigiane avranno l’obbligo di indicare un proprio indirizzo PEC, così da semplificare e ridurre notevolmente tempi e oneri per gli adempimenti burocratici.
2. Amministrazione digitale
Procedure digitali per acquisto di beni e servizi (art. 6)
Tutte le procedure per l’acquisto di beni e servizi da parte delle PA dovranno essere svolte esclusivamente per via telematica, così da garantire maggiore trasparenza e tempistiche più celeri. Viene inoltre fortemente incentivato il riuso dei programmi informatici da parte delle amministrazioni, consentendo significativi risparmi di spesa.
Trasmissione obbligatoria di documenti per via telematica (artt. 6, 7)
Le comunicazioni tra diverse Amministrazioni pubbliche, così come tra PA e privati, dovranno avvenire esclusivamente per via telematica. L’inadempienza della norma comporterà una responsabilità dirigenziale e disciplinare in capo al personale pubblico inadempiente. Allo stesso modo, nel settore pubblico, tutte le certificazioni di malattia e di congedo parentale dovranno essere rilasciate e trasmesse per via telematica.
Biglietti di viaggio elettronici e sistemi di trasporto intelligente (art.8)
Al via anche il biglietto di viaggio elettronico: le Amministrazioni titolari di servizi di Trasporto Pubblico Locale promuovono l’adozione di sistemi di bigliettazione elettronica interoperabili, così da ridurre i costi connessi all’emissione dei titoli di viaggio. Mentre sul fronte della mobilità sostenibile, viene dato un forte impulso ai sistemi di trasporto intelligenti (ITS) per consentire la diffusione di nuovi servizi informativi su traffico e viabilità, sulla prenotazione di aree di parcheggio sicure, sui servizi di emergenza su strada.
Pubblicizzazione dei dati della PA (art. 9)
I dati e le informazioni della PA dovranno essere pubblicati online con licenza d’uso aperta (open data) e quindi riutilizzabili da tutti, senza restrizioni, per l’effettuazione di analisi e la realizzazione di servizi, applicazioni e soluzioni, con sensibili ricadute dal punto di vista della crescita economico-sociale. Il patrimonio informativo pubblico diventa accessibile e utilizzabile dai cittadini e dalle imprese per promuovere la crescita economica, la partecipazione e la trasparenza amministrativa.
3. Servizi e innovazioni per favorire l’Istruzione digitale
Fascicolo elettronico per gli studenti universitari e semplificazione di procedure in materia di università (art. 10)
Sarà introdotto il fascicolo universitario elettronico dello studente a partire dall’anno accademico 2013-2014. Si tratta di uno strumento che, raccogliendo tutti i documenti, gli atti e i dati relativi al percorso di studi, consentirà la gestione informatizzata dell’intera carriera universitaria. Viene inoltre fortemente favorita la dematerializzazione dei flussi informativi tra gli atenei, facilitando e semplificando la mobilità degli studenti.
Libri e centri scolastici digitali (art. 11)
A partire dall’anno scolastico 2013-2014, nelle scuole sarà progressivamente possibile adottare libri di testo in versione esclusivamente digitale, oppure abbinata alla versione cartacea.
Dall’anno scolastico 2012-2013, in ambiti territoriali particolarmente isolati (ad esempio piccole isole e comuni montani dove è presente un numero di alunni insufficiente per la formazione di classi) sarà possibile istituire centri scolastici digitali tramite apposite convenzioni con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che consentano il collegamento multimediale e da remoto degli studenti alle classi scolastiche.
4. Misure per la Sanità digitale
Fascicolo sanitario elettronico, cartella e prescrizione medica digitali (artt. 12, 13)
Viene introdotto il Fascicolo sanitario elettronico (FSE) che conterrà tutti i dati digitali di tipo sanitario e sociosanitario del cittadino, raccogliendone quindi l’intera storia clinica. Il fascicolo verrà aggiornato da diversi soggetti che, nell’ambito del servizio sanitario pubblico, prendono in cura gli assistiti. Le strutture sanitarie pubbliche e quelle private accreditate potranno conservare le cartelle cliniche solo in forma digitale, realizzando così significativi risparmi e semplificazioni. Viene accelerato anche il processo di digitalizzazione delle prescrizioni mediche, definendo tempi certi e uguali su tutto il territorio nazionale. Si prevede inoltre di estendere la spendibilità delle prescrizioni di farmaceutica (attualmente limitata alla singola regione) a tutto il territorio nazionale.
5. Forte impulso per la banda larga e ultralarga
Azzeramento del divario digitale, interventi per la diffusione delle tecnologie digitali (art. 14)
Al fine di azzerare il divario digitale sulla banda larga viene integrato il piano finanziario (150 milioni stanziati per il Centro/Nord, che vanno ad aggiungersi alle risorse già disponibili per il Mezzogiorno per banda larga e ultralarga, per un totale di 750 milioni di euro). Si introducono inoltre significative semplificazioni per la posa della fibra ottica necessaria alla banda ultralarga. Per quanto riguarda gli scavi per la posa della fibra ottica, è prevista l’esenzione della tassa per l’occupazione del suolo e del sottosuolo. Gli operatori di tlc avranno assicurato l’accesso alle parti comuni degli edifici per le operazioni di posa della fibra.
6. Moneta e fatturazione elettronica
Pagamenti elettronici alle pubbliche Amministrazioni (art. 15)
Viene introdotto l’obbligo per le Amministrazioni pubbliche, così come per gli operatori che erogano o gestiscono servizi pubblici, di accettare pagamenti in formato elettronico, a prescindere dall’importo della singola transazione. Le stesse Amministrazioni sono tenute a pubblicare nei propri siti istituzionali e nelle richieste di pagamento i codici IBAN identificativi del conto di pagamento.
Utilizzo della moneta elettronica (art. 15)
Inoltre i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazioni di servizi, anche professionali, saranno tenuti, dal 1 gennaio 2014, ad accettare pagamenti con carta di debito (ad esempio, bancomat). Con decreti ministeriali (ministero dello Sviluppo economico di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze) verranno disciplinati gli importi minimi, le modalità e i termini, anche in relazione ai soggetti interessati dall’attuazione della disposizione. I pagamenti elettronici potranno essere eventualmente effettuati anche tramite tecnologie mobili.
7. Giustizia digitale
Biglietto di cancelleria, comunicazioni e notificazioni per via telematica (art. 16)
Digitalizzazione anche per il settore Giustizia: biglietto di cancelleria, comunicazioni e notificazioni avverranno per via telematica. Vengono introdotte disposizioni per snellire modi e tempi delle comunicazioni e notificazioni in modo da rendere più efficienti i servizi in ambito giudiziario tra cittadini e imprese.
In particolare, nei procedimenti civili tutte le comunicazioni e notificazioni a cura delle cancellerie o delle segreterie degli uffici giudiziari verranno effettuate esclusivamente per via telematica, quando il destinatario è munito di un indirizzo di posta elettronica certificata risultante da pubblici elenchi ovvero quando la parte costituita in giudizio personalmente abbia indicato l’indirizzo di posta elettronica certificata al quale ricevere le comunicazioni e notificazioni relative al procedimento.
La stessa procedura è prevista per le notificazioni a persona diversa dall’imputato, nell’ambito dei processi penali.
Modifiche alla legge fallimentare (art. 17)
Attraverso l’uso della posta elettronica certificata e di tecnologie online, le comunicazioni dei momenti essenziali della procedura fallimentare avverranno per via telematica. Tra questi: a) la presentazione del ricorso per la dichiarazione di fallimento; b) le comunicazioni ai creditori da parte del curatore; c) la presentazione della domanda di ammissione al passivo da parte dei creditori.
Per quanto riguarda l’amministrazione straordinaria delle grandi imprese in crisi, la disposizione concernerà il flusso di comunicazioni tra curatore e creditori (nel fallimento) e tra commissario giudiziale o liquidatore e creditori (nel concordato preventivo) e tra commissario liquidatore e creditori (nella liquidazione coatta amministrativa).
Infine, viene resa obbligatoria l’indicazione dell’indirizzo di posta elettronica da parte di ciascun creditore nella domanda di ammissione al passivo.
Sinergia con l’VIII PQ Horizon 2020 (art. 19)
Viene promossa la definizione di grandi progetti di ricerca e innovazione su temi strategici e in linea con il programma europeo Horizon2020, con l’obiettivo di promuovere sinergie tra sistema produttivo, di ricerca ed esigenze sociali.
Lo scopo è di spostare in avanti la frontiera dell’innovazione attraverso appalti innovativi e precommerciali per servizi di ricerca in modo da sviluppare soluzioni industriali innovative non ancora presenti sul mercato e che rispondono alle esigenze espresse da pubbliche Amministrazioni.
Comunità intelligenti (art. 20)
Viene disegnata l’architettura tecnica, di governo e di processo per la gestione delle smart communities: comunità intelligenti e dei servizi e dati da queste prodotte. Le comunità intelligenti sono partecipative, promuovono l’emersione di esigenze reali dal basso, l’innovazione sociale e prevedono meccanismi di partecipazione, inclusione sociale e efficienza delle risorse – attraverso il riuso e la circolazione delle migliori pratiche. Un sistema di valutazione e monitoraggio garantisce che le comunità rispettino gli impegni presi attraverso uno statuto periodicamente rivisto, allo scopo di verificare e massimizzare l’impatto del progresso tecnologico sul territorio.
Disposizioni dirette a favorire la nascita e la gestione di imprese innovative (startup)
Nel decreto trovano ampio spazio le misure per le start-up innovative, introducendo per la prima volta nel panorama legislativo italiano un quadro di riferimento organico per favorirne la nascita e la crescita. Per le start-up vengono messi a disposizione circa 200 milioni di euro, tra i fondi stanziati dal decreto sotto forma di incentivi e fondi per investimento messi a disposizione dalla Fondo Italiano Investimenti della Cassa Depositi e Prestiti. Nelle prossime settimane, con un apposito decreto ministeriale, saranno stanziate ulteriori risorse per nuove imprese presenti nel Mezzogiorno. La norma, a regime, impegnerà 110 milioni di euro ogni anno per incentivare le start-up.
Le nuove misure toccano tutti gli aspetti più importanti del ciclo di vita delle stesse – dalla nascita alla fase di sviluppo, fino alla sua eventuale chiusura – “ponendo l’Italia all’avanguardia nel confronto con gli ordinamenti dei principali partner europei – prosegue la Presidenza del Consiglio. Tali norme danno anche seguito a quanto indicato nel Programma Nazionale di Riforma e rispondono a raccomandazioni specifiche dell’Unione Europea che individuano nelle startup una leva di crescita e di creazione di occupazione per l’Italia. La dotazione complessiva subito disponibile è di circa 200 milioni di euro”.
Infine, il decreto prevede ulteriori misure per la crescita, in tema di:
Credito di imposta al 50% per la realizzazione di nuove infrastrutture (art. 33).
Sportello Unico per l’Attrazione di Investimenti Esteri (art. 35).
Misure per il rafforzamento dei confidi (art. 36).
Proroga per progetto “carbone pulito” e per “superinterrompibilità” elettrica (art.34)
Assicurazioni, mutualità e mercato finanziario: misure per l’individuazione e il contrasto delle frodi assicurative (art. 21) e misure a favore della concorrenza e della tutela del consumatore nel mercato assicurativo (art. 22).
Misure per l’iscrizione al registro delle Imprese ulteriori misure di semplificazione per le società di mutuo soccorso (art. 23).
Per approfondimenti:
“Agenda digitale italiana” presentazione in pdf sul sito del Governo
“dl Crescita 2.0” presentazione in pdf sul sito del Governo
“Misure urgenti per l’innovazione e la crescita: agenda digitale e startup” sul sito del Governo
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