PA digitale 2026 e PNRR: a che punto siamo?

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Lo scorso aprile sono stati pubblicati su PA Digitale 2026 gli Avvisi dedicati a comuni, scuole ed altri enti pubblici in relazione alla Misura 1, Componente 1 “Digitalizzazione, Innovazione e Sicurezza nella PA” del PNRR.

Il fine ultimo dei bandi è sostenere la Transizione al Digitale delle Pubbliche Amministrazioni, in modo da poter offrire ai cittadini servizi sempre più efficienti e performanti.

Il punto della situazione

Le Amministrazioni destinatarie degli Avvisi si sono dimostrate molto reattive sul tema.

D’altro canto, le risorse messe a disposizione dal PNRR sono veramente ingenti, ma soprattutto è chiaro ormai a tutti che non si può più prescindere dalla digitalizzazione e dall’utilizzo delle risorse informatiche se si voglino garantire prestazioni di qualità e innovative.

Per questo, il  Dipartimento per la Trasformazione Digitale ha messo a disposizione ulteriori fondi per le scuole italiane (60 milioni di euro in totale) per effettuare la migrazione al cloud e per il rifacimento del sito istituzionale.

Anche sul fronte Comuni verrà presto pubblicato il nuovo Avviso 1.4.1. “Esperienza del cittadino nei servizi pubblici”. Il precedente bando, infatti, ha visto esaurire le proprie risorse (per un totale di €400 milioni) con mesi di anticipo rispetto alla scadenza. 

Chi non è riuscito, dunque, a presentare la propria candidatura, avrà tempo di farlo con i nuovi fondi in arrivo.

I passi successivi

Una volta inviata la candidatura e ricevuto il decreto di finanziamento, i Soggetti Attuatori possono finalmente dare il via ai lavori, procedendo, in primis, con la contrattualizzazione dei fornitori e poi con l’attuazione dei progetti. Essi devono adempiere anche agli obblighi di monitoraggio, rendicontazione e controllo inserendo le informazioni richieste sulla piattaforma ReGiS,  sviluppata dal Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.

La fase attuativa, dunque, risulta essere quella più delicata in quanto i fondi vengono erogati solo con la piena realizzazione degli interventi oggetto di candidatura.

Più in generale, data la continuità tra gli obiettivi di PA Digitale 2026 e della Transizione Digitale posti da AgID e dal CAD, è opportuno che le PA adottino una visione strategica e a lungo termine, assicurandosi in tal modo che i fondi ricevuti vengano investiti in ulteriori progetti di digitalizzazione e innovazione tecnologica. Sul punto torneremo con ulteriori approfondimenti.

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